Siena (venerdì, 21 marzo 2025) – I Carabinieri della provincia di Siena hanno arrestato un cittadino marocchino, accusato di caporalato, lesioni colpose aggravate e impiego irregolare di lavoratori senza permesso di soggiorno. L’indagine ha portato alla luce un grave caso di sfruttamento lavorativo che coinvolgeva 18 braccianti agricoli, prevalentemente impiegati nelle campagne delle province di Siena, Firenze e Prato.
Di Roberto Meloni
Le forze dell’ordine hanno scoperto che i braccianti venivano sottoposti a condizioni di lavoro estremamente precarie, con turni massacranti, paghe misere e senza alcun tipo di tutela sociale o sanitaria. Alcuni lavoratori presentavano anche lesioni derivanti da condizioni lavorative pericolose, che non erano mai state trattate o denunciate.
In risposta all’accaduto, la Flai Cgil di Siena ha immediatamente espresso la necessità urgente di istituire la Sezione Territoriale della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità. Questo organismo, secondo il sindacato, rappresenterebbe uno strumento efficace per prevenire e contrastare fenomeni simili, garantendo ai lavoratori condizioni di impiego dignitose e in linea con la normativa vigente.
L’operazione condotta dai Carabinieri rappresenta un importante segnale nella lotta contro il caporalato nella provincia di Siena, un fenomeno che purtroppo continua ad affliggere il settore agricolo locale e nazionale. Le indagini proseguiranno per identificare eventuali ulteriori complici o responsabili e per assicurare alla giustizia tutti coloro che risultano coinvolti nello sfruttamento dei lavoratori.
Tag: Attualità, Cronaca, Siena Last modified: Marzo 21, 2025
