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Mps e Mediobanca verso la fusione, Lovaglio: “Un’operazione per diventare protagonisti”

Siena (giovedì, 17 aprile 2025) – La banca Monte dei Paschi di Siena spinge sull’operazione Mediobanca, e lo fa con la determinazione del suo amministratore delegato, Luigi Lovaglio, che durante un’assemblea straordinaria degli azionisti ha illustrato i dettagli dell’offerta pubblica di scambio con Piazzetta Cuccia. “Abbiamo scelto di essere protagonisti, senza attendere – ha dichiarato Lovaglio – Mediobanca è il partner ideale. L’unione delle nostre due realtà darà vita alla terza entità bancaria italiana per totale attivo”.

Di Roberto Meloni

Un’operazione strategica, quella illustrata da Lovaglio, che punta alla creazione di un gruppo solido, complementare e capace di generare valore fin da subito: “Saremo tra i leader del credito al consumo, con 130 miliardi di impieghi e una posizione di vertice nella raccolta diretta. Entrambi i marchi saranno tutelati e manterranno la propria identità”. Il progetto prevede una forte integrazione industriale e commerciale, con focus sulle aree di eccellenza di ciascun istituto. L’ad ha anche evidenziato come la fusione non comporterà tagli di personale né chiusure di sportelli, sottolineando al contrario il potenziale di crescita e sviluppo per clienti, dipendenti e territorio. “Siamo pronti a distribuire il 100% degli utili. Questo è un progetto che guarda avanti, con solide basi e grandi ambizioni”.All’entusiasmo di Lovaglio si aggiunge quello della Fondazione Monte dei Paschi, rappresentata dal presidente Carlo Rossi. “Un’operazione che porta valore – ha affermato – e che rompe l’omologazione del sistema bancario italiano, mettendo insieme esperienze diverse: la banca commerciale e quella di investimento. Non ci sono tagli, ma complementarità e una nuova visione”. Rossi ha sottolineato l’importanza di guardare avanti senza farsi bloccare dalla nostalgia: “Il passato ha valore, ma oggi dobbiamo pensare al futuro. La Fondazione è pronta a sostenere iniziative a favore della comunità, in particolare dei giovani. Siamo disponibili a collaborare con la banca per rafforzare il nostro impegno sul territorio”. Attualmente la Fondazione detiene lo 0,40% del capitale Mps, ma non esclude un’ulteriore diluizione della sua partecipazione a fronte della fusione, a patto che il valore per la comunità resti al centro del progetto. Con il 73,59% degli azionisti presenti in assemblea, sembra ormai vicino il raggiungimento del quorum necessario per approvare l’aumento di capitale e far avanzare l’operazione Mediobanca. Gli analisti di Equita parlano di “approvazione altamente probabile”, mentre l’ambiente politico e finanziario guarda con attenzione all’evoluzione di un progetto che potrebbe segnare una nuova fase nella storia del Monte dei Paschi. Se confermata, la fusione potrebbe rilanciare Mps nel panorama nazionale ed europeo, offrendo una nuova identità a una banca con oltre cinque secoli di storia, e riaffermandone il ruolo centrale nella vita economica e sociale del territorio senese.

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Last modified: Aprile 17, 2025
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