Valdichiana Senese candidata a Capitale italiana della cultura 2026: Unione dei Comuni presente, giovedì 14 marzo la decisione

VALDICHIANA SENESE (mercoledì 13 marzo 2024) – L’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese sarà presente giovedì 14 marzo presso il Ministero della Cultura, in qualità di candidata, per la proclamazione della Capitale italiana della cultura per l’anno 2026. La presidente Agnese Carletti: “Progetto orientato al futuro del nostro territorio”.

di Mauro Binetti

LA CERIMONIA – La Capitale italiana della cultura 2026 sta per essere scelta. Nella mattinata di giovedì 14 marzo, precisamente alle ore 11.00, avrà luogo a Roma, alla sala Spadolini presso il Ministero della Cultura, la cerimonia durante la quale il ministro Gennaro Sangiuliano proclamerà la città vincitrice e le conferirà il titolo. Tra la candidate finaliste la Valdichiana Senese, la cui Unione dei Comuni, nelle persone dei dieci sindaci delle città rappresentate (Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, Pienza, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena e Trequanda) presenzierà all’evento, nonostante il protocollo preveda l’ammissione di soli tre delegati. A fare da portavoce la presidente Agnese Carletti, che durante l’audizione dello scorso 5 marzo, aveva presentato il progetto di Valdichiana Senese.

LE PAROLE DEL PRESIDENTE – “Siamo orgogliosissimi di confrontarci le realtà autorevoli espresse da tutte le candidate finaliste. Il nostro progetto, nel quale abbiamo sempre creduto moltissimo in termine di credibilità e condivisione, è orientato principalmente al futuro del nostro territorio. Essere capitale italiana della cultura renderebbe più rapido e concreto il suo percorso di realizzazione, incentrato sull’arte presente all’interno dei nostri centri, immersi nella natura, senza la necessità di varcare i nostri confini per cercarla”, le parole di Carletti. La cerimonia di proclamazione, che vedrà la Valdichiana Senese contendersi il titolo con Agnone, Alba, Gaeta, L’Aquila, Latina, Lucera, Maratea, Rimini e Treviso, potrà essere seguita in diretta sul canale YouTube del Ministero della Cultura.