Siena (lunedì, 7 aprile 2025) — La recente riforma dell’accesso ai corsi di laurea in Medicina, approvata dalla Camera dei Deputati, ha suscitato un acceso dibattito tra studenti e ricercatori dell’Università di Siena (UniSi). Figure come Francesca Luongo, ricercatrice e membro del Comitato Precari Universitari, e Viola Rizzo dell’associazione studentesca Cravos, hanno espresso forti critiche riguardo alle modifiche introdotte.
Di Roberto Meloni
La riforma prevede l’eliminazione del tradizionale test d’ingresso, sostituendolo con una selezione basata sui risultati ottenuti dagli studenti nel primo semestre di studi. Questo significa che tutti potranno iscriversi liberamente al corso di laurea in Medicina; tuttavia, solo coloro che supereranno con successo gli esami del primo semestre potranno proseguire nel percorso accademico. La Ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha dichiarato che questa misura intende “superare il numero chiuso” e “dire addio ai test d’ingresso che per troppo tempo hanno spento i sogni e le ambizioni di tanti ragazzi”. Nonostante le intenzioni dichiarate, studenti e ricercatori di UniSi vedono nella riforma una mossa propagandistica. Essi sostengono che, sebbene il test iniziale sia stato abolito, la selezione non è stata realmente eliminata, ma semplicemente posticipata di sei mesi. Francesca Luongo ha evidenziato che questa modifica potrebbe portare gli studenti a investire tempo e risorse nel primo semestre, solo per affrontare una selezione successiva che potrebbe escluderli dal corso di laurea. Viola Rizzo ha aggiunto che tale sistema rischia di far perdere agli studenti un intero anno accademico, qualora non superassero la selezione posticipata. La riforma ha sollevato preoccupazioni anche a livello nazionale. Secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, le opposizioni hanno criticato il provvedimento, definendolo un “bluff ai danni delle università, degli studenti e delle loro famiglie”, poiché il numero chiuso non è stato realmente abolito . Inoltre, Wired ha sottolineato che, sebbene l’immatricolazione al primo semestre sia libera, la selezione avverrà comunque alla fine di questo periodo, basandosi sui risultati degli esami sostenuti. In sintesi, mentre il governo presenta la riforma come un passo avanti verso un accesso più equo ai corsi di Medicina, molti nel mondo accademico, inclusi studenti e ricercatori di UniSi, la percepiscono come una misura che sposta semplicemente il momento della selezione, senza affrontare le problematiche di fondo legate all’accesso e alla formazione nel settore medico.
Last modified: Aprile 7, 2025