Siena (mercoledì, 9 aprile 2025) — La rete SiSolidal lancia un nuovo, duro appello sulle condizioni dei richiedenti asilo nel territorio senese, denunciando il progressivo peggioramento della situazione e la totale assenza di interventi da parte delle autorità competenti. Secondo la rete di associazioni e volontari, sono tra i 40 e i 50 i migranti che da ormai cinque mesi trovano rifugio notturno presso la sede di Rifondazione Comunista in via Mentana, dopo essere stati temporaneamente ospitati anche da altre realtà associative come il PD e l’Arci. Altri ancora sono accolti nei dormitori Caritas o in strutture comunali come quella di strada del Palazzetto, con un quadro che SiSolidal definisce “frammentario, precario e insostenibile”.
Di Roberto Meloni
“La responsabilità di questa emergenza è delle istituzioni, che da due anni – e ancor più negli ultimi cinque mesi – evitano di affrontare la questione”, afferma la rete. In particolare, viene criticata la Prefettura per non aver attivato i necessari canali di trasferimento o potenziamento dei Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS), e per aver lasciato senza sostegno i titolari di protezione internazionale che dovrebbero invece rientrare nel sistema SAI. SiSolidal denuncia anche l’emergere di pratiche illegali: “Con l’obbligo imposto dalla Questura di presentare una lettera di ospitalità per formalizzare la domanda d’asilo, si alimenta un mercato nero di ospitalità fittizie a pagamento, terreno fertile per caporalato e sfruttamento”. La rete chiede infine un cambio di rotta, sottolineando come l’attuale gestione non garantisca né dignità ai migranti né sicurezza ai cittadini. “Parliamo di diritti, non di concessioni. Di leggi, non di carità”, conclude il comunicato.
Last modified: Aprile 9, 2025