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Cantiere Esselunga di Siena sotto sequestro: inchiesta verso la chiusura, archiviate due posizioni

Siena (sabato, 5 aprile 2025) Si avvia verso la conclusione l’inchiesta sul cantiere Esselunga di via Massetana Romana a Siena, posto sotto sequestro il 4 settembre 2024 su iniziativa della Procura della Repubblica. Al centro dell’indagine vi sono le ipotesi di abuso edilizio e lottizzazione abusiva, reati contestati a vario titolo a otto soggetti, mentre altre due posizioni sono già state archiviate.

Di Roberto Meloni

A essere scagionati sono stati Alessandro Nannini e Mario Terrosi, entrambi difesi dall’avvocato Fabio Pisillo. Il pubblico ministero Siro De Flammineis ha chiesto l’archiviazione delle accuse nei loro confronti, richiesta accolta dal giudice per le indagini preliminari. “Soddisfazione per un esito totalmente favorevole, tale da aver evitato anche il processo”, ha dichiarato Pisillo.

Intanto, restano sotto indagine altre figure coinvolte nel progetto, alcune delle quali assistite da noti giuristi come Paola Severino, ex ministro della giustizia, e il professor Giuseppe Morbidelli, entrambi autorevoli esperti di diritto amministrativo.

Il cantiere, destinato alla realizzazione di un nuovo punto vendita Esselunga, resta ancora sotto sequestro, con il Tribunale che ha rigettato la richiesta di dissequestro avanzata nei mesi scorsi. Sul posto sono stati effettuati numerosi accertamenti tecnici, anche attraverso l’utilizzo di laser scanner e droni.

Secondo la tesi dell’accusa, il reato di lottizzazione abusiva si configurerebbe per “la realizzazione di una nuova costruzione che comporterebbe una trasformazione edilizia rilevante in contrasto con il piano urbanistico e in assenza di un piano di lottizzazione regolarmente approvato”. Ora si attende l’avviso di conclusione delle indagini preliminari per i restanti indagati.

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Last modified: Aprile 5, 2025
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