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Dazi USA: a rischio un miliardo di export e boom del falso Made in Italy

SIENA (lunedì, 10 marzo 2025) – Trema il Made in Tuscany a tavola. L’imposizione di dazi sui prodotti agroalimentari toscani da parte degli Stati Uniti potrebbe mettere a rischio il record di esportazioni, che nei primi nove mesi del 2024 hanno registrato un aumento del 35%, superando gli 800 milioni di euro.

di Silvia Cannas Simontacchi

Il mercato statunitense è infatti sempre più strategico per l’export regionale, e il rischio non è solo quello di un calo delle vendite, ma anche di un ulteriore incremento della già fiorente industria del falso Made in Italy.

Tra i prodotti più penalizzati ci sarebbero olio e vino, che da soli rappresentano il 90% del commercio agroalimentare toscano verso gli USA.

A lanciare l’allarme è Coldiretti Toscana, in risposta al messaggio del presidente Donald Trump agli agricoltori americani, invitati a produrre di più dopo l’annuncio di nuovi dazi dal 2 aprile su merci provenienti da Messico, Canada e Cina, che interesseranno anche il settore alimentare.

“L’imposizione di dazi sulle nostre esportazioni aprirebbe scenari preoccupanti, considerando il peso che il mercato statunitense ha per il nostro agroalimentare. – spiega la presidente di Coldiretti Toscana, Letizia Cesani Gli USA assorbono il 25% dell’export Made in Tuscany ed è il principale mercato extra UE per i nostri prodotti. Il vino e l’olio, ma anche formaggi e salumi, sarebbero fortemente penalizzati. È fondamentale mettere in campo tutte le azioni diplomatiche necessarie per scongiurare una guerra commerciale che danneggerebbe cittadini e imprese su entrambe le sponde dell’Atlantico”.

Negli ultimi anni, il mercato americano è diventato sempre più centrale per l’export toscano. Sotto l’amministrazione Biden, il valore delle esportazioni agroalimentari verso gli USA è passato dai 689 milioni del 2021 – quando alla Casa Bianca c’era Trump – agli 876 milioni del 2023, con previsioni di superare il miliardo nel 2024. Tuttavia, secondo uno studio di Prometeia, con l’introduzione di una sovrattassa del 10%, il 12,2% dell’intero export regionale sarebbe colpito, con la provincia di Grosseto tra le più penalizzate.

L’altro timore di Coldiretti riguarda l’effetto sui consumatori americani: con dazi fino al 25% sul cibo italiano, i prezzi al dettaglio potrebbero aumentare, spingendo i consumatori verso prodotti più economici, tra cui i cosiddetti Italian Fake. Gli Stati Uniti detengono infatti il primato nella produzione di falsi alimentari italiani, un’industria che vale oltre 40 miliardi di euro.

“Il 90% dei formaggi di tipo italiano venduti negli USA – sottolineano Coldiretti Toscana e Filiera Italiaè in realtà prodotto in Wisconsin, California e New York”. E non si tratta solo di formaggi: dagli oli d’oliva con marchi evocativi come Tuscany Sun, ai salumi (Salame Tuscana), fino a sughi e conserve, il falso Made in Italy è ovunque. Il rischio è che il calo di consumi dei prodotti autentici possa rafforzare questo mercato parallelo, allontanando i consumatori americani da un modello alimentare più sano e genuino. Un danno economico per l’Italia, ma anche per la loro salute.

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Tag: , Last modified: Marzo 10, 2025
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