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Il caporalato esiste anche nel Senese: “Un fenomeno legale ma non meno grave”

Siena (venerdì, 11 aprile 2025) — Anche Siena non è immune dal fenomeno del caporalato. È quanto emerso dalla presentazione del VII Rapporto Agromafie e Caporalato, curato dall’Osservatorio Placido Rizzotto in collaborazione con la Flai Cgil, tenutasi ieri alla presenza, tra gli altri, del professor Fabio Berti, docente dell’Università di Siena e co-autore del volume.

Di Roberto Meloni

Il rapporto evidenzia come il settore agricolo, che in Italia muove un’economia da 73,5 miliardi di euro, sia ancora profondamente segnato da fenomeni di sfruttamento, lavoro nero e violenze, in particolare nei confronti delle lavoratrici. Una realtà che, pur con caratteristiche diverse rispetto a quanto accade nel Sud Italia, riguarda anche la provincia di Siena. “Nel nostro territorio – ha dichiarato il professor Berti – non si può parlare di caporalato nel senso tradizionale del termine, ma esiste quello che definiamo caporalato legale, spesso legato al contoterzismo. Qui si riscontrano paghe sotto i minimi contrattuali, ore non retribuite, ferie non godute e condizioni di lavoro precarie. A volte si parla anche di violenza psicologica. Non c’è la criminalità organizzata, ma il peso sulle spalle dei lavoratori resta pesante”. Anche la Flai Cgil di Siena, con il suo segretario Andrea Biagianti, ha puntato il dito su numerosi casi di irregolarità. “Negli ultimi mesi – ha affermato – le indagini giudiziarie hanno fatto emergere almeno tre casi documentati nel territorio del Brunello, oltre a episodi a Chianciano Terme e nelle campagne del Senese, del Fiorentino e del Pratese. Si tratta di situazioni di sfruttamento vero e proprio”. Per fronteggiare il problema, le tre sigle sindacali hanno chiesto alla Prefetta la convocazione della Sezione Territoriale della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, per avviare un tavolo di confronto stabile e coordinare interventi concreti. La sfida è complessa, ma le istituzioni locali e le organizzazioni del lavoro sembrano pronte a combatterla, anche in un contesto come quello senese che, dietro la sua immagine ordinata, nasconde sacche di ingiustizia ancora troppo diffuse.

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Last modified: Aprile 11, 2025
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