Scritto da 10:48 am Top News, Attualità, Siena

In 400 per il referendum su lavoro e cittadinanza: a Siena parte la campagna per i cinque “Sì”

Siena (domenica, 13 aprile 2025) — Un corteo partecipato e determinato ha attraversato le vie del centro storico di Siena nella mattinata di oggi, aprendo ufficialmente la campagna elettorale del comitato provinciale a sostegno dei cinque quesiti referendari su lavoro e cittadinanza che saranno al voto l’8 e 9 giugno prossimi. Oltre 400 persone hanno sfilato pacificamente dietro lo striscione del comitato per i “cinque Sì”, accompagnate dalle note della Zastava Orkestar.

Di Roberto Meloni

La manifestazione ha segnato l’inizio di una mobilitazione ampia e trasversale, promossa da una rete di associazioni, sindacati e partiti tra cui Cgil, Arci, Anpi, Rifondazione Comunista, PD, SiSolidal, Libera, Arcigay, Auser, Sunia, e molti altri. Al centro della mobilitazione, cinque quesiti referendari che puntano a rafforzare i diritti dei lavoratori e riconoscere il diritto alla cittadinanza a chi da anni vive e contribuisce al Paese.

«Restituire dignità al lavoro è un atto di giustizia – ha dichiarato Alice D’Ercole, segretaria della Cgil di Siena –. I referendum chiedono tutele concrete: reintegro per i licenziamenti ingiusti, fine dei contratti precari senza causa, responsabilità delle aziende negli appalti e maggiore sicurezza sul lavoro. E il quesito sulla cittadinanza è un principio semplice: chi lavora, vive e paga le tasse da almeno cinque anni, ha diritto a essere riconosciuto come cittadino».

Tra i presenti anche Rossano Rossi, segretario regionale del sindacato, che ha parlato di una partecipazione diffusa in tutta la Toscana: «Ovunque c’è voglia di reagire a un clima sociale pesante, segnato da precarietà e diseguaglianze. Questo referendum è un’opportunità per cambiare rotta e riaffermare i valori della Costituzione».

«È importante – ha proseguito – spiegare a tutti che quel voto è personale, non è delegabile. Decidere se sia giusto licenziare un lavoratore senza colpe, o continuare a mettere a rischio vite nei cantieri, tocca ognuno di noi. Votare è un atto di responsabilità verso noi stessi e le generazioni future».

La campagna referendaria proseguirà con eventi, incontri pubblici e iniziative di sensibilizzazione nei comuni della provincia, con l’obiettivo di coinvolgere il maggior numero possibile di cittadini in un voto che, secondo i promotori, può rappresentare un punto di svolta sul fronte dei diritti sociali e civili.

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Last modified: Aprile 13, 2025
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