ROMA (lunedì 3 febbraio 2025) – Negli ultimi dieci anni, l’Italia ha perso quasi 750mila giovani tra i 15 e i 34 anni, con un calo del 5,8%. Nel 2014 i giovani erano poco più di 12,8 milioni, mentre oggi sono scesi sotto quota 12,1 milioni.
di Silvia Cannas Simontacchi
A rilevarlo è l’Ufficio studi della Cgia, che evidenzia come il calo abbia colpito soprattutto il Mezzogiorno, dove si registra un crollo del 14,7%, con punte del 25,4% nel Sud Sardegna, del 23,4% a Oristano e del 21,5% a Isernia. Il Centro ha subito una contrazione del 4,9%, mentre al Nord la situazione appare più stabile, con numeri in leggero aumento in alcune regioni.
Le prospettive, però, restano allarmanti: il calo delle nascite continuerà a pesare sull’intero Paese, aggravando gli effetti della crisi demografica. Un problema che riguarda gran parte dell’Unione Europea, ma che in Italia assume proporzioni più preoccupanti rispetto ai principali partner economici. Tra il 2014 e il 2023, la Spagna ha perso il 2,8% dei giovani, mentre altri Paesi hanno mostrato segnali opposti: la Francia è rimasta stabile (+0,1%), la Germania ha registrato un +1,7% e i Paesi Bassi addirittura un +10,4%. La media dell’Eurozona si attesta invece su un calo del 1,9%.
Oltre alla diminuzione numerica, l’Italia presenta altre criticità: il tasso di occupazione giovanile e il livello di istruzione sono tra i più bassi d’Europa, mentre l’abbandono scolastico resta elevato, soprattutto nel Sud. Questi fattori rischiano di avere conseguenze pesanti sul mondo del lavoro e dell’impresa. Già oggi, soprattutto nel Centro-Nord, molte aziende faticano a trovare personale qualificato, sia per la scarsità di candidati che per la mancanza di competenze adeguate. Il divario tra domanda e offerta di lavoro si fa sempre più marcato, richiedendo interventi urgenti: servono maggiori investimenti in istruzione, università e formazione professionale per evitare che la crisi demografica si trasformi in una crisi economica ancora più profonda.
Tag: crisi demografica, demografia, giovani, Italia Last modified: Febbraio 3, 2025