SIENA (giovedì, 27 febbraio 2025) – “Non siamo qui per fare promesse, ma per ribadire che questa lotta non riguarda solo il territorio, bensì l’intero Paese. Se passa l’idea che le multinazionali possano chiudere o ridurre la loro presenza senza conseguenze, apriamo la strada alla deindustrializzazione”.
di Silvia Cannas Simontacchi
Con queste parole, il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, ha parlato oggi davanti ai cancelli dello stabilimento Beko di Siena, dove ha incontrato i lavoratori a rischio esubero entro la fine del 2025.
“La nostra posizione è chiara: nessuno stabilimento deve chiudere e non ci devono essere licenziamenti – ha affermato Landini – Serve continuità produttiva, e chiediamo alle forze politiche e alle istituzioni di svolgere il proprio ruolo. Questo è un problema che riguarda anche il Governo, che deve agire insieme a noi per costringere la multinazionale a prendersi le responsabilità che finora ha evitato”.
Il leader sindacale ha quindi lanciato un appello all’unità: “Non è il momento delle polemiche, ma di trovare soluzioni. La continuità industriale deve essere garantita, anche in un territorio come quello di Siena”.
Tag: Beko, politica, Siena Last modified: Febbraio 27, 2025
