SIENA (domenica 30 giugno 2024) – In occasione dei 200 anni dalla Dichiarazione dei diritti dell’uomo, nel 1989 lo storico Drappellone del Palio di Siena fu dipinto dall’artista francese Gerard Fromanger, che raffigurò un soggetto, quello della Madonna accompagnata da un passeggino, che scatenò polemiche e accuse di blasfemia, tanto che l’arcivescovo del tempo non volle benedirlo.
di Mauro Binetti
Uno degli oggetti più caratteristici del tradizionale Palio di Siena, oltre ai tamburi e alle bandiere contradaiole, è lo storico Drappellone, che ogni anno viene consegnato come premio alla Contrada che si aggiudica la vittoria della corsa a cavallo. E, proprio come cambia annualmente il soggetto raffigurato sopra di esso, così è diversa la storia legata a ciascun’opera; la più interessante e curiosa è quella risalente al 1989, quando a Siena si volle onorare il 200° anniversario dalla ratifica della Dichiarazione dei diritti dell’uomo.
In quella edizione del Palio ad occuparsi della realizzazione del Drappellone fu il pittore francese Gerard Fromanger, dallo stile eccentrico e fuori dagli schemi, caratteristica che contribuì ad alimentare la polemica scaturita dal soggetto da lui scelto. Protagonista della raffigurazione era infatti la Madonna Assunta, insolitamente accompagnata da un passeggino: l’artista fu accusato di blasfemia dall’arcivescovo Ismaele Castellano, il quale si rifiutò categoricamente di benedire la sua opera, esulante dal contesto religioso. La diatriba ebbe però lieto fine quando ad aggiudicarsi il Drappellone fu la Contrada del Drago, nella cui sede è tutt’ora custodito.
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Tag: cultura, Drappellone, Fromanger, palio, Siena, storia Last modified: Giugno 30, 2024
