Siena (lunedì, 15 aprile 2025) – La carenza di operatori socio-sanitari (OSS) nell’Asl Toscana Sud Est ha raggiunto livelli allarmanti. A lanciare l’allarme è il sindacato degli infermieri NurSind, che denuncia l’assenza di almeno 400 OSS rispetto al fabbisogno previsto, pari a circa 1.300 unità. Attualmente, secondo i dati, ne risultano in servizio circa 900, un numero rimasto invariato rispetto al periodo pre-pandemia.
Di Roberto Meloni
Il dato ancora più preoccupante è che un terzo degli OSS attivi risulta avere limitazioni fisiche che li rendono non pienamente operativi: impossibilitati a lavorare nei reparti, effettuare turni notturni o sollevare pesi. In sostanza, il numero effettivo di OSS pienamente abili si ridurrebbe a circa 600, meno della metà di quelli necessari per garantire un’assistenza efficiente. «Nonostante il Consiglio regionale abbia prorogato la graduatoria degli OSS – spiegano i segretari territoriali di NurSind Claudio Cullurà (Arezzo), Danilo Malatesta (Siena) e Valentina Galesi (Grosseto) – nel piano aziendale dei fabbisogni la figura dell’operatore socio-sanitario non è nemmeno citata. È come se il problema non esistesse» .Il risultato, secondo NurSind, è un evidente e grave demansionamento del personale infermieristico. In molti casi, infatti, gli infermieri sono costretti a svolgere mansioni che esulano dal proprio ruolo professionale. Esempi recenti provengono dall’ospedale del Casentino, dove nei giorni festivi gli infermieri devono servire i pasti o rifare i letti. Segnalazioni simili arrivano anche dal Valdarno e dalla Maremma, in reparti delicati come quelli di terapia intensiva cardiologica e pneumologica. «È una situazione inaccettabile – sottolineano i rappresentanti sindacali – che richiede risposte urgenti. Il personale OSS che va in pensione non viene sostituito e il carico ricade tutto sugli infermieri, con conseguenze dirette sulla qualità dell’assistenza e sul benessere degli operatori stessi».
Il NurSind chiede quindi interventi immediati da parte della direzione sanitaria e delle istituzioni regionali per risolvere un’emergenza che rischia di compromettere la tenuta del sistema sanitario nella Toscana Sud Est.
Last modified: Aprile 14, 2025