CHIANCIANO TERME (mercoledì, 19 febbraio 2025) – I Carabinieri e la Guardia di Finanza stanno eseguendo a Chianciano Terme un decreto di controllo giudiziario d’impresa e un sequestro preventivo, disposti dal Tribunale di Siena – Ufficio dei Giudici per le Indagini Preliminari. Il provvedimento riguarda un imprenditore locale, indagato per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, reato previsto dall’articolo 603-bis del codice penale.
di Silvia Cannas Simontacchi
L’indagine è partita nel febbraio 2024 con un monitoraggio dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro (N.I.L.) di Siena, volto a verificare l’eventuale impiego irregolare di manodopera nel settore del commercio ortofrutticolo nella Valdichiana senese. Successivamente, i militari delle Stazioni di Chianciano Terme, Sarteano, Chiusi e Montepulciano hanno collaborato agli accertamenti, raccogliendo prove a carico di un cittadino di Chianciano Terme, titolare di due imprese individuali con diversi punti vendita di frutta e verdura nella provincia.
L’imprenditore è accusato di aver sfruttato dieci lavoratori stranieri, tra cui un minore, approfittando del loro stato di necessità e imponendo condizioni lavorative degradanti. Tra le irregolarità contestate figurano il pagamento di salari inferiori ai minimi contrattuali, turni di lavoro massacranti (dalle 12 alle 15 ore al giorno, senza pause né riposi settimanali), gravi violazioni delle norme di sicurezza e sistemazioni alloggiative inadeguate.
Parallelamente, la Guardia di Finanza ha svolto accertamenti economico-patrimoniali per individuare beni e disponibilità finanziarie riconducibili all’indagato, finalizzati al sequestro delle ricchezze illecitamente accumulate. Sulla base delle prove raccolte, il Pubblico Ministero ha richiesto l’applicazione di misure cautelari, accolte dal Giudice per le Indagini Preliminari, che ha disposto:
- Il controllo giudiziario delle due imprese e dei relativi esercizi commerciali, con la nomina di un amministratore giudiziario per evitare ripercussioni occupazionali e preservare il valore aziendale.
- Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca di beni per un valore complessivo di 55.875 euro, corrispondente al profitto derivante dal reato contestato.
L’operazione conferma l’attenzione delle autorità verso la tutela dei lavoratori e il contrasto alle forme di sfruttamento nel settore commerciale.
Last modified: Febbraio 19, 2025