Siena (lunedì, 7 aprile 2025) — Un’operazione congiunta della Guardia di Finanza di Firenze, del Comando Provinciale di Reggio Calabria e della Polizia di Siena, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, ha portato al sequestro di beni per oltre 600mila euro in provincia di Siena. Al centro dell’indagine un imprenditore, ritenuto prestanome della cosca ‘ndranghetista “Tegano-De Stefano” di Reggio Calabria.
Di Roberto Meloni
Il provvedimento, emesso dal Tribunale di Reggio Calabria, ha riguardato beni situati nei comuni di Siena, Sovicille e Monteroni d’Arbia: una villa, due terreni, un’autorimessa, un bed and breakfast e vari conti correnti. I beni, intestati formalmente a familiari dell’uomo, verranno ora gestiti da un amministratore giudiziario. L’imprenditore, attivo nel settore edile, era già stato oggetto di un’interdittiva antimafia nel 2003. Secondo gli inquirenti, avrebbe curato gli interessi economici della cosca, occultando la reale proprietà della sua società, riconducibile in realtà a un esponente di spicco della ‘ndrina. L’analisi patrimoniale ha evidenziato una sproporzione di circa 800.000 euro tra i beni accumulati nel tempo e i redditi dichiarati. Le accuse si basano anche su dichiarazioni di collaboratori di giustizia che hanno confermato il legame tra l’uomo e la criminalità organizzata calabrese. L’operazione rappresenta un nuovo colpo inferto alla rete economico-finanziaria della ‘ndrangheta, radicata ben oltre i confini del Sud Italia.
Last modified: Aprile 7, 2025