Siena (giovedì, 10 aprile 2025) — Il numero di cittadini stranieri presenti continua a crescere: secondo il Rapporto 2024 sull’immigrazione, sono 424.000 i residenti stranieri, pari all’11,6% della popolazione regionale, ben al di sopra della media italiana dell’8,9%. A questi si aggiungono 146.000 persone che, pur avendo ottenuto la cittadinanza italiana, conservano un background migratorio, portando così a 570.000 – il 15,6% dei toscani – il totale di residenti con origini straniere.
Di Roberto Meloni
Il documento, elaborato dall’Osservatorio sociale regionale, è stato presentato oggi nella sede della presidenza della Regione. Il presidente Eugenio Giani ha sottolineato come la Toscana abbia saputo gestire le recenti emergenze in un contesto nazionale “incerto e frammentato”, ribadendo l’impegno per un’accoglienza “fondata su istruzione, alloggio, salute e lavoro”. Secondo i dati, il 18% dei nati in Toscana è straniero e un matrimonio su quattro coinvolge almeno un cittadino non italiano. Senza il contributo migratorio, da oggi al 2060, la regione perderebbe 1,4 milioni di abitanti. Ma grazie alla presenza straniera, la perdita si ridurrà a circa 400.000 unità. Attualmente il 46,5% degli stranieri è europeo (metà dei quali provenienti da Paesi UE), il 30,5% è asiatico, il 16,5% africano e il 6,5% americano. La presenza femminile è in aumento, raggiungendo il 15%. I richiedenti asilo sono circa 10.200, ospitati in prevalenza in centri straordinari (Cas), ma anche in strutture Sai. La provincia con il maggior numero di presenze è Firenze (2.062), seguita da Siena (1.123) e Pisa (976). Gli assessori regionali Serena Spinelli e Stefano Ciuoffo hanno ribadito l’approccio toscano: inclusivo, partecipato e orientato alla parità sostanziale tra cittadini italiani e stranieri. “L’immigrazione non è un problema da contenere, ma una sfida da governare – ha affermato Ciuoffo –. La Toscana accoglie, non respinge”. Spinelli ha infine aggiunto: “Le persone migranti non sono numeri, ma vite che meritano opportunità. Questo rapporto ci guida verso un welfare più giusto e rappresentativo della nostra società”.
Last modified: Aprile 10, 2025